“Non era stress, era l’aria che respiravamo in ufficio”: la storia del dottor Giulio.

La qualità dell'aria negli uffici

Il dottor Giulio, un professionista rispettato, è il responsabile della sicurezza in una grande azienda alimentare. Ogni giorno il suo obiettivo è garantire che i lavoratori possano operare in un ambiente sano e sicuro. Sa bene quanto è importante la qualità dell’aria negli uffici per la salute di tutti.

Negli ultimi tempi aveva notato un preoccupante aumento di malesseri tra i dipendenti: mal di testa, tosse persistente e difficoltà respiratorie che scomparivano una volta lasciato il posto di lavoro. Giulio, sempre attento e scrupoloso, decise di indagare più a fondo. Quale poteva essere la causa di questi sintomi ricorrenti?

Anche se annualmente provvedono alla bonifica decise di ispezionare i canali aeraulici dell’azienda e quello che scoprì fu sconvolgente. Muffe, batteri, virus e polveri sottili avevano contaminato l’impianto di condizionamento e peggiorato la qualità dell’aria negli uffici. Ogni giorno erano invasi da aria piena di sostanze nocive.
Giulio, preoccupato per la salute dei colleghi, si precipitò dal direttore generale. Temendo che l’allarme venisse minimizzato, cercò di spiegare l’urgenza della situazione. Ma il direttore lo sorprese con una risposta positiva: «Giulio, quello che hai scoperto richiede un intervento immediato. Contatta subito un’impresa specializzata per l’ispezione e la bonifica dei nostri impianti.»

“Lavoratori e lavoratrici prima di tutto” fu una frase bellissima che pronunciò.
In poche ore, una squadra di esperti della Servizi Speciali arrivò e iniziò il lavoro di sanificazione. Mentre osservava l’impresa al lavoro Giulio rifletté sull’importanza cruciale della manutenzione regolare degli impianti: non si trattava solo di rispettare le normative, ma di proteggere in modo concreto la salute e il benessere di ogni persona che lavorava in quell’ambiente.

I risultati parlarono da soli, nel giro di pochi giorni i sintomi scomparvero completamente. Il direttore aveva avuto ragione, investire nella salute dei dipendenti significa investire nel futuro dell’azienda stessa.
Ti sei mai chiesto quanto sia importante la qualità dell’aria che respiri sul posto di lavoro?

MAMME PROTEGGETE I VOSTRI BAMBINI DAL RISCHIO LEGIONELLA

Legionella scuole

Per proteggere i bambini dal rischio Legionella nelle scuole non esiste un vaccino né dispositivi di protezione. Chi invece deve proteggere i bambini da un rischio così importante è sicuramente il Sindaco.

Diciamo le cose come stanno perché sia più facilmente comprensibile il problema Legionella nelle scuole: lavarsi le mani dopo 3 mesi di chiusura dei rubinetti delle scuole è rischiosissimo se non vengono rispettate le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi approvato con accordo Stato Regione del 7 Maggio 2015.

Alla luce di queste normative nazionali, la delibera della giunta regionale della Puglia n°920 del 2015 ha stabilito che è fondamentale garantire un adeguato monitoraggio del rischio Legionella nelle strutture scolastiche.

I Sindaci delle città in cui è stata fatta prevenzione della Legionellosi hanno garantito protezione ai bambini che si lavano le mani a scuola.

È incredibile che lavarsi le mani a scuola debba costituire un rischio, eppur si corre quando la priorità non è la protezione dei soggetti più fragili.

Ai bambini di Bari, Modugno, Rutigliano, Palo del Colle, Bitetto, Cassano delle Murge viene riconosciuto il diritto all’acqua pura. Ci auguriamo che non si tratti di bambini privilegiati e che tale diritto venga riconosciuto anche in altre città. 

Avvertiamo comunque le mamme che è facile distinguere le scuole Legionella Free da quelle che non lo sono. Quelle che sono Legionella Free lo segnalano con una locandina di questo tipo.

Tuttavia le mamme che non sono certe che dai rubinetti delle scuole scorre acqua incontaminata farebbero bene ad avvertire del rischio i loro figli e suggerire di lavarsi le mani a casa.

Cos’è la Febbre di Pontiac? Una breve guida 

Febbre di Pontiac

La febbre di Pontiac è una malattia respiratoria causata dal batterio Legionella pneumophila. Spesso confusa con l’influenza può evolvere in una forma più grave chiamata Legionellosi, una seria infezione polmonare potenzialmente letale.

Sintomi:

– Febbre alta

– Tosse

– Mal di gola

– Mal di testa

Durata: circa 6-7 giorni

Come si Contrae la Febbre di Pontiac?

La febbre di Pontiac si contrae principalmente attraverso l’inalazione di aerosol contaminati con il batterio Legionella. Questi aerosol possono essere liberati nell’aria quando si aprono i rubinetti in strutture pubbliche e private che non rispettano gli standard di sicurezza necessari. Ironia della sorte, mentre lavarsi le mani è essenziale per mantenere una buona igiene, farlo in ambienti non adeguatamente trattati contro la Legionella può comportare rischi. Se l’acqua utilizzata è contaminata potresti inalare involontariamente aerosol contenenti il batterio esponendoti così a potenziali infezioni.

Quali sono le strutture a maggiore rischio e le più sicure?

Le strutture con un alto rischio di Legionella sono quelle dove non è garantita l’assenza di Legionella nell’acqua. Tra queste le scuole sono particolarmente vulnerabili a causa della prolungata inattività dei rubinetti e delle condizioni climatiche che favoriscono la proliferazione del batterio. Al contrario, le strutture sanitarie, le grandi industrie e gli hotel di alta categoria sono luoghi generalmente più sicuri poiché seguono rigorose normative di sicurezza.

I bambini sono a rischio?

Sì, i bambini possono essere a rischio se le scuole che frequentano non rispettano le normative per garantire l’assenza di Legionella. È compito dei Sindaci garantire che le scuole siano sicure e che le misure di prevenzione siano correttamente adottate. 

Esempi virtuosi

Alcuni sindaci, come quelli di Bari, Modugno, Rutigliano, Palo del Colle e Cassano delle Murge, hanno monitorato e garantito la sicurezza nelle scuole. Tuttavia, la mancanza di interventi potrebbe essere dovuta al fatto che non tutti i sindaci sono a conoscenza del problema o non hanno preso le necessarie precauzioni.

Responsabilità delle Autorità e ruolo dei Sindaci:

– Garantire la sicurezza nelle strutture pubbliche, in particolare nelle scuole.

– Collaborare con aziende specializzate nella sanificazione dell’aria e dell’acqua.

− Applicare le Linee Guida del Ministero della Sanità e della Regione Puglia.

I cittadini hanno un ruolo attivo. Quale?

1. Informandosi sulle misure di sicurezza adottate nelle strutture frequentate.

2. Chiedendo chiarimenti alle autorità competenti sulle misure preventive.

3. Facendo pressione per l’adozione di misure di sicurezza adeguate.

Importanza della prevenzione

Se sei preoccupato per la sicurezza della tua scuola o di altre strutture pubbliche è importante informarti e chiedere chiarimenti sulle misure di sicurezza adottate. La consapevolezza e la pressione pubblica possono spingere le autorità a prendere le giuste decisioni per garantire ambienti sicuri e salubri.

Non c’è un vaccino

È cruciale sottolineare che non esiste un vaccino per la prevenzione della Legionellosi, né ci sono dispositivi di sicurezza personali da adottare. La vera protezione risiede nel senso di responsabilità di coloro che devono garantire l’incolumità degli individui, come Amministratori di strutture pubbliche e private, Dirigenti scolastici, Autorità locali. La loro diligenza nell’implementare e mantenere misure preventive è la prima linea di difesa contro la diffusione della Legionella.

Conclusione

La febbre di Pontiac rappresenta un rischio serio ma prevenibile. La collaborazione tra autorità, strutture pubbliche e cittadini è essenziale per creare ambienti sicuri e liberi da Legionella. In assenza di un vaccino o di dispositivi di protezione individuale, la consapevolezza, l’adozione di misure preventive, il monitoraggio costante e, soprattutto, il senso di responsabilità di chi gestisce gli spazi pubblici sono le chiavi per proteggere la salute pubblica da questa minaccia. È infatti dovere di chi ha la responsabilità della salute della comunità, peraltro previsto anche dalle normative nazionali e regionali, garantire che vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per prevenire la diffusione della Legionella.

RISCHIO LEGIONELLA

PERCHÈ RISCHIARE? LE MANI SE PUR SPORCHE LAVALE A CASA!

Lavarsi le mani o peggio ancora farsi la doccia in strutture prive di un impianto che H24 intercetta le Legionelle e le uccide è assolutamente da evitare. I rischi che si corrono sono altissimi e vanno dalla Febbre di Pontiac alla Legionellosi, patologia polmonare gravissima e letale per il 15% di quanti la contraggono. 

Di mani sporche non è mai morto nessuno, ma di Legionella più di uno, per cui se la struttura dove lavori non è Legionella Free perché rischiare?

Le mani lavale a casa sino a quando non ti sarà riconosciuto il diritto ad utilizzare acqua batteriologicamente pura.

È rischioso lavarsi le mani a scuola?

No se la scuola è Legionella Free e lo segnala. Si se non è Legionella Free e non lo segnala.

Lavarsi le mani a scuola non comporta alcun rischio se l’acqua che scorre dai rubinetti è pura perché attraversa condotte idriche sanificate. Se invece le condotte idriche non sono sanificate, l’acqua non sarà pura e il rischio che il bambino si lavi le mani con acqua e Legionella è reale.

Difficilmente una mamma che non conosce il problema Legionella sospetta che febbre, tosse, mal di testa e mal di gola che il bambino a volte accusa durante l’anno scolastico possono essere dovuti alla Febbre di Pontiac piuttosto che ad uno stato influenzale. 

La Febbre di Pontiac è una patologia importante ma non grave, in 5/6 giorni l’infezione polmonare si conclude. Devono invece preoccupare molto la recidività dell’infezione e il rischio che la patologia possa evolversi in una grave forma di polmonite batterica chiamata Legionellosi.

La mamma che comprensibilmente non sa quali sono le scuole a rischio Legionella, farebbe bene ad avvertire il piccolo di non aprire i rubinetti se la scuola non è certificata Legionella Free. 

Non sappiamo in quali città lavarsi le mani a scuola può per i bambini costituire una seria minaccia per la loro integrità fisica. Assicuriamo invece le mamme i cui figli frequentano le scuole di Bari, Modugno, Palo del Colle, Rutigliano, Cassano delle Murge, Bisceglie che l’acqua che scorre dai rubinetti delle scuole di queste città è purissima perché è la Servizi Speciali che le ha messe in sicurezza certificandole Legionella Free.  

Tuttavia le mamme informate del rischio batterico farebbero bene a chiedere a scuola se sono state adottate le misure previste per legge per la prevenzione della Legionellosi nei plessi scolastici delle città.

Convivere con la Legionella

La Legionella è un batterio patogeno temibilissimo e invincibile con il quale la struttura dovrà convivere per sempre e che pertanto impone l’adozione di misure di sicurezza eccezionali e definitive.

Ogni anno un grande numero di lavoratrici e lavoratori si assenta dal posto di lavoro con febbre alta, tosse persistente, mal di testa e mal di gola per aver aperto un rubinetto dal quale scorreva acqua e Legionella anziché acqua pura.

Naturalmente non conoscendo a fondo il problema Legionella difficilmente si sospetta che quei sintomi possano essere dovuti alla Febbre di Pontiac piuttosto che ad uno stato influenzale. 

La Legionella è dunque il rischio più importante che incombe sulle strutture, tuttavia è spesso sottovalutato e a volte ignorato del tutto. Questo spiega la ragione per la quale ogni anno 3000 individui perdono la vita.

Quello della Legionella è un rischio che va affrontato con competenza e soprattutto con senso di responsabilità perché è in gioco l’integrità fisica di lavoratrici e lavoratori che si lavano le mani inconsapevoli del rischio che corrono.

Non esiste un solo sistema per la gestione del rischio Legionella ma diversi. Dipende da quanti sono i punti di erogazione dell’acqua, dall’esposizione della struttura, dal consumo idrico annuale, dalla frequenza del flussaggio e dai giorni di chiusura della struttura stessa. 

Gestire il rischio Legionella è una cosa non da poco perché richiede consapevolezza, conoscenza, alta competenza, esperienza, volontà, macchine, strumentazioni, analisti, biologi, ingegneri e tecnici qualificati.

Convivere con la Legionella? La Servizi Speciali in rete d’impresa con AccaDueO è tutto questo. Le aziende sono orgogliose di comunicare che, là dove viene gestito il rischio, non si è quasi mai verificato neanche un solo caso di Febbre di Pontiac.

Servizi Speciali e AccaDueO possono aiutarvi a gestire al meglio un rischio di tale rilevanza.

Sanificazione stabile

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La convivenza di più individui negli stessi luoghi facilita il rischio di contrarre infezioni crociate. E’ questa la ragione per la quale, in particolari circostanze, per prudenza più che per pericolo imminente, vanno progettati interventi di sanificazione straordinari.

Il grande limite della quotidiana sanificazione ambientale è la resistenza degli agenti patogeni agli antibiotici, ma ancor di più la scarsissima attività biocida nel tempo che non è mai superiore ai 20 minuti.

E’ soprattutto in queste circostanze che va eseguito un intervento di sanificazione straordinario che abbia la capacità di generare un film di sanificante naturale che non faccia aderire alla superficie nè batteri, nè virus ovvero che trasformi in igiene stabile quella che tale non è. La stabilizzazione del disinfettante è una procedura a carattere straordinario da utilizzare in particolari situazioni, adottata nel nostro Paese per la prima volta dalla Servizi Speciali.

Anche se è già comprensibile, ci preme sottolineare che l’intervento di sanificazione stabilizzante non è una medicina che guarisce, ma è soltanto un importante ed unico scudo che ci permette di toccare ogni cosa senza il remoto rischio di contaminazioni crociate.

E’ nostra convinzione tuttavia che anche laddove si ritenesse “esagerato” adottare particolari misure di sicurezza, la prudenza non è mai troppa.

Comparazione:

  • Attività biocida di un sanificante passato sulle superfici con panni o spruzzatori = 20/30’.
  • Attività biocida del disinfettante presidio medico-chirurgico atomizzato con sistema elettrostatico su superfici = 15/20 giorni.

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La Sindrome dell’Edificio Malato

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Lavorare, andare a scuola, alloggiare in hotel, risiedere in una struttura socio sanitaria, spesso potrebbe comportare dei rischi per la nostra salute di cui non si è a conoscenza. Tali rischi sono riscontrabili nei cosiddetti luoghi affetti dalla Sindrome dell’Edificio Malato, così definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Cause di tale sindrome possono essere molteplici e provocate da diversi fattori. Tra queste figurano una ventilazione insufficiente, climatizzatori poco igienici, emissione di sostanze odorose e irritanti da parte di materiali ed apparecchi utilizzati e da danni dovuti all’umidità.

Le persone colpite lamentano irritazioni agli occhi, al naso, alle vie respiratorie ed occasionalmente alla pelle nonché sintomi generali come mal di testa, stanchezza, malessere, vertigini e difficoltà di concentrazione. Una volta lasciato l’edificio, tali disturbi tendono a diminuire.

Si tratta quasi sempre di malanni passeggeri ma che tendono ad aggravarsi e a cronicizzarsi soprattutto in quei soggetti con un sistema immunitario già compromesso e che vedranno progressivamente peggiorare il loro stato di salute.

Tuttavia si registra un crescente aumento di strutture che sono sensibili al problema e che lo affrontano in maniera puntuale, garantendo una sanificazione continua dell’ambiente indoor.

E vi spiegheremo come…

CONTINUA…

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PriviLegio, il sistema numero uno di Servizi Speciali contro la legionella

Quali sono i rischi dovuti alla presenza di Legionella negli ambienti di lavoro? Quali le possibili misure di prevenzione?

Se ne è parlato durante il seminario sulla Legionella Pneumophila presso la sede di Confartigianato a La Spezia. I coinvolti al seminario sono, pertanto, i Responsabili SPP delle strutture pubbliche.

“La legionella – ha spiegato nell’introduzione Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato – è un genere di batteri aerobi; il tipo più pericoloso, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è la legionella pneumophila. Presente negli ambienti acquatici naturali ed artificiali, si può trovare anche nelle condotte cittadine e negli impianti idrici degli edifici, come i serbatoi, le tubature, le fontane. Questi batteri prediligono gli ambienti acquatici caldi (tra i 25°C ed i 42 °C), ma riesce a sopravvivere anche a temperature fredde (fino a 6°C). La legionellosi si acquisisce per via respiratoria, il contagio avviene tramite inalazione dei aerosol contaminato ossia con presenza di legionella. Le Legionellosi è un’infezione che può sfociare in diverse forme cliniche a carico dell’apparato respiratorio (es. Febbre di Pontiac, Malattia dei Legionari, etc.)”.

“Il Rischio legionellosi – ha aggiunto il medico del lavoro CMD, Andrea Sagramoni nella sua relazione – dipende da diversi fattori, la temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C, la presenza di tubazioni con flusso d’acqua minimo, l’utilizzo stagionale o discontinuo della struttura, la vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto, l’ampliamento o modifica d’impianto esistente, le caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento”.

Tra le strutture più colpite, stando ai fatti di cronaca, sono segnalate le strutture turistico ricettive e quelle socio sanitarie.

L’utilizzo di acqua per uso igienico fuori dalle mura domestiche può costituire un danno grave per la salute, talvolta irreparabile. I più coinvolti sono gli over 60, gli asmatici, i cardiopatici, i bambini e i convalescenti.

Perché il rischio si fa sempre più serio?

Perché si ignora che tutte le reti idriche sono stratificate da biofilm, un’ enorme massa di batteri patogeni, molti dei quali Legionelle, che si legano gli uni agli altri.

Ignorare il rischio lascia impreparati a fronteggiare l’emergenza che si verifica quando pezzi di biofilm, ovvero migliaia di legionelle, cadono nell’acqua e la contaminano profondamente.

Inalare microgocce di acqua contenenti legionella può portare ad ammalarsi di legionellosi, quella grave infezione polmonare che uccide il 15% di quanti l’assumono.

La domanda che sorge spontanea è questa.

Si può garantire all’ospite la certezza assoluta che possa utilizzare acqua incontaminata?

La risposta è SI, ma a condizione di essere sempre pronti a fronteggiare l’emergenza.

Fronteggiarla al meglio significa disintegrare completamente le legionelle non appena pezzi di biofilm si staccano, cadendo nell’acqua.

L’unico sistema che lo permette è il sistema PriviLegio di Servizi Speciali che sanifica l’acqua notte e giorno.

Alternative non ce ne sono, visto che il biofilm è indistruttibile, per cui la convivenza con i microrganismi è inevitabile.

PriviLegio, il sistema di sanificazione in continuo della Servizi Speciali, è quanto di meglio offra oggi la chimica e la tecnologia.

Permettici di spiegarti come funziona il sistema PriviLegio.

Il sistema PriviLegio di Servizi Speciali comprende l’uso della macchina in continuo di biossido di cloro.

Il biossido di cloro, un gas distillato automaticamente nell’acqua, funge da vera e propria “sentinella” e disintegra le legionelle libere. Inoltre, con il trascorrere del tempo, il biossido di cloro riduce il biofilm ovvero la massa batterica adesa alle tubature.

I 7 Vantaggi se sceglierai PriviLegio per garantire la massima sicurezza per i tuoi ospiti:

  • la già ottima reputazione della tua struttura crescerà ulteriormente;
  • i tuoi ospiti, sentendosi tutelati, parleranno bene di te;
  • prevenzione continua e duratura da legionella;
  • tutela garantita al 100% in caso di controlli ispettivi da parte delle autorità competenti;
  • la progressiva riduzione del biofilm nella tua rete idrica;
  • non dovrai più effettuare l’iperclorazione shock ogni anno
  • ogni tubatura della tua rete idrica sarà sempre pulita e protetta.

“Come posso installare PriviLegio nella mia struttura? Voglio richiedere più informazioni”

Se hai sentito parlare di legionella e sei un tecnico, avrai sicuramente sentito parlare dell’iperclorazione shock, trattamento d’urto da noi effettuato in casi di iniziale gestione del rischio.

L’iperclorazione shock è un potente metodo d’urto per disinfettare le reti idriche.

Si effettua in casi di assoluta emergenza, ossia quando le reti idriche sono ricolme di biofilm o quando le analisi hanno riscontrato presenza di Legionella Pneumophila.

L’iperclorazione shock prevede l’immissione nel sistema di dosi elevate di cloro per avere almeno 20 o 50 mg/L di cloro residuo all’erogazione, il mantenimento di queste concentrazioni per almeno 2 ore ed 1 ora rispettivamente, il drenaggio dell’acqua ed il passaggio di nuova acqua fino ad avere una concentrazione di cloro di circa 0,5 – 1 mg/L.

L’iperclorazione shock va benissimo come intervento impattante per sanificare immediatamente la rete idrica e avviare un protocollo di controllo della stessa. Non si può, tuttavia, effettuarlo sempre ed in ogni occasione. Perchè?

Le controindicazioni della clorazione sono la corrosione delle tubature, la formazione di sottoprodotti organici tossici (trialometani), l’alterazione del sapore e dell’odore dell’acqua e la ricolonizzazione del sistema idrico nel lungo periodo (la clorazione riduce ma non eradica la legionella in quanto non agisce efficacemente contro amebe e biofilm).

Con il sistema PriviLegio abbiamo anche risolto il problema del danneggiamento delle tubature causate dal cloro o da trattamenti di iperclorazione shock.

A differenza del cloro vero e proprio, il biossido di cloro non determina formazione di clorofenoli maleodoranti.
Il biofilm viene ridotto progressivamente e nel corso del tempo, lasciando inalterate le tubature.
L’acqua è subito potabile, disinfettata e sanificata.

Il rischio legionella c’è ed è inevitabile.

Laddove il rischio legionella veniva gestito in maniera impropria, 8137 individui hanno contratto la legionellosi e di questi 1200 sono morti (“Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017”, Notiziario dell’ISS, Numero 9, Settembre 2018).

Sono dati allarmanti che devono far riflettere chi ha la responsabilità di garantire strutture dove bagnarsi non deve far paura.

Il responsabile dell’azienda incaricata alla gestione del rischio Legionella deve provvedere puntualmente a svolgere gli adempimenti che le “Linee Guida per la prevenzione della legionellosi” richiedono, poi controfirmati dall’ingegnere/chimico/biologo, che se ne assume la responsabilità della loro corretta esecuzione.

Se non si rispettano le Linee Guida, si viola la legge e si incorre nel Reato di Colpa Specifica che punisce severamente il responsabile della struttura a prescindere che si sia verificato o meno il caso.

Pochi sanno che, in caso di mancata ottemperanza, il nome della struttura inadempiente verrà pubblicato a livello
internazionale sul sito internet ELDSNet, l’European Legionnaires’ Disease Surveillance Network (https://ecdc.europa.eu/en/legionnaires-disease/threats-and-outbreaks/accommodation-site), con probabili ripercussione economiche e di flusso turistico.

Installare PriviLegio è facilissimo e ti spiegheremo come fare in 4 semplici passi:

  1. richiedi il nostro materiale informativo sul sistema PriviLegio che ti verrà inviato direttamente nella tua struttura;
  2. scrivici per richiedere una consulenza gratuita su appuntamento con il nostro Ingegnere e la nostra Biologa;
  3. attendi il giorno in cui i nostri Operatori Specializzati installeranno in poche ore la macchina PriviLegio;
  4. ricevi e conserva il Registro di Manutenzione di PriviLegio, da mostrare alle autorità competenti in caso di controlli ispettivi.

La legionella è un problema serio. PriviLegio è la soluzione numero 1 per te.

Questa è una nostra promessa.

“Ok, iniziamo! Desidero ricevere il materiale informativo sul sistema PriviLegio”

 


Fonte meeting Confartigianato: https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/97277-rischio-legionella-partecipato-seminario-in-confartigianato