La prevenzione non va in vacanza

Farsi la doccia o lavarsi il viso: sono queste attività che scandiscono la nostra quotidianità e non costituiscono quasi mai un pericolo.

Il rischio si palesa quando si utilizza acqua di una casa o villa vacanze, riaperta dopo mesi. Qui i rubinetti sono rimasti inattivi per lunghissimi periodi.

Nell’ acqua che ha stagnato per mesi nelle tubazioni dell’impianto idrico, ci potrebbe essere una contaminazione da Legionella. 

Questo batterio prolifera in particolari situazioni, in primis se l’impianto risulta inutilizzato.

 

Se così fosse, se fosse quindi presente il batterio, tutti quelli che utilizzano acqua contaminata diventano soggetti a rischio legionellosi.

Fermo restando che la Legionella può colpire chiunque, è importante sottolineare che ancora più a rischio sono bambini ed ultrasessantenni unitamente ad asmatici e cardiopatici.

Tutti questi individui hanno in comune la fragilità del proprio sistema immunitario.

 

La nostra azienda, forte della sua esperienza, può suggerire piccoli accorgimenti per contenere il rischio, accorgimenti che, tuttavia, sono da intendersi come meri palliativi.

 

Stando a quanto riportato dall’ Istituto Superiore di Sanità nel report relativo alla Legionellosi in Italia, possiamo dire che questa gravissima infezione polmonare è in vertiginoso aumento e che negli ultimi 5 anni ha colpito più di 6.000 individui: in merito alla sorte dei soggetti colpiti, circa il 15% ha perso la vita.

 

Data questa rilevanza statistica, sull’ uscio della casa vacanze appena riaperta per la primavera, soffermiamoci a riflettere sui soggetti fragili o comunque con ridotte difese immunitarie che a breve popoleranno proprio quella casa.