Acqua e Legionella: una brutta coppia!

Acqua e legionella: perché è una brutta coppia?
I genitori che portano i loro figli in vacanza o si accompagnano con genitori anziani, dovrebbero prestare molta attenzione nella scelta della struttura dove fermarsi, perché non in tutte il rischio Legionella nell’acqua viene affrontato con senso di responsabilità e competenza.

Per aver sottovalutato il rischio, o peggio ancora, averlo ignorato, è stato pagato un prezzo altissimo: negli ultimi cinque anni, 8137 individui hanno contratto la legionellosi e di queste 1200 hanno perso la vita (fonte: aggiornamenti sulla legionellosi dell’Istituto Superiore di Sanità)

Acqua e Legionella sono una brutta coppia. Anzi, non brutta, terribile!

È dell’8 febbraio 2019 la notizia riportata da L’Adige.it su altre morti per legionellosi.

A Fai della Paganella, tre ultrasessantenni ospiti in tre diversi hotel sono deceduti per essersi lavati con acqua contaminata da Legionella, microrganismo che per la frequenza con cui uccide, è definito batterio-killer.

I soggetti fragili come bambini, anziani, asmatici, cardiopatici e convalescenti sono più esposti di altri all’attività del temibile microrganismo acquatico. Ed è questa la ragione che obbliga la scelta di strutture che fanno prevenzione da legionellosi, nel rispetto dei protocolli contenuti nelle Linee Guida emesse dal Ministero della Salute e pubblicati il 7 Maggio 2015 finalizzate alla prevenzione della patologia.

La riflessione che sorge spontanea è questa: quanti si attengono al rispetto di norme di tale rilevanza?

Nessuno può dirlo, per cui il vacanziere deve purtroppo mettere in preventivo di correre rischi di questo tipo. Tuttavia farebbe bene ad insospettirsi se, tornando a casa dopo un periodo di vacanza, non si sentisse in forma, tossisse, strarnutisse, avesse mal di gola o emicrania.

Naturalmente si tratta quasi sempre di una banale influenza ma se i sintomi dovessero perdurare, potrebbe a volte trattarsi di un inizio di legionellosi assunta per aver utilizzato acqua contaminata in una struttura turistico-ricettiva.

È nel diritto di ogni famiglia viaggiare e sentirsi sicura

Le famiglie di turisti che vogliono avere informazioni più dettagliate sulla sicurezza nelle strutture turistico-ricettive della Puglia, possono rivolgersi a Servizi Speciali.

La Servizi Speciali Srl è a tua disposizione per fornirti in qualunque momento informazioni più dettagliate, necessarie per la conoscenza e la risoluzione del problema Legionellosi.

Contattaci subito per richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo di contatti del nostro sito.

La prevenzione migliora la qualità della vita e, talvolta, l’allunga!

Il tuo Hotel è sicuro? La Legionella nelle strutture alberghiere

L’acqua del tuo Hotel è sicura? Come fai a dirlo?
E i tuoi ospiti come fanno a saperlo?

Da un albergatore come te, costantemente impegnato a rendere più confortevole e ricercata la tua struttura, sa anche che quello della Legionella è un problema serio. Tuttavia, perchè poco informato, potresti non conoscere a fondo come affrontare il rischio al fine di garantire l’incolumità ai tuoi ospiti quando utilizzano acqua per uso igienico.

Non è nostra intenzione allarmarti, ma piuttosto informarti su come stanno le cose affinchè tu possa intervenire per tempo per scongiurare l’eventualità del peggio.

Rappresentazione in 3d
Il batterio killer Legionella Pneumophila

 

Da sempre, la tua struttura convive con una fitta comunità di batteri patogeni che stratifica la tua rete idrica. In larga parte si tratta di Legionelle, tristemente note alle cronache come batteri killer.

Sino ad oggi, nella tua struttura nessuno dei tuoi ospiti ha contratto patologie come la legionellosi. La ragione è semplice: le Legionelle dormivano tranquille adese al biofilm ed invisibili ad ogni analisi.

E’ possibile che dormano per anni ma forse, mentre mi legge, sono già sveglie.

Se fosse così, la tua struttura sarebbe sprofondata in una crisi prolungata ed allarmante.

Chi utilizza l’acqua contaminata dal batterio diventa soggetto ad alto rischio legionellosi e ancor di più, se over 50, bambini, asmatici, cardiopatici.

Tuttavia non devi assolutamente aver paura perchè ci siamo noi a proteggere la tua struttura!

La Servizi Speciali da un decennio consente a decine di migliaia di individui di lavarsi e tornare a casa sani e salvi.

La Servizi Speciali,  azienda con Certificazione di Servizio “Ispezione e sanitizzazione degli impianti idrici per la prevenzione della Legionellosi”, può gestire per te il rischio legionellosi perchè ha i requisiti per poterlo fare!

Analisi biologiche del batterio Legionella

Affrontare un rischio di tale gravità al meglio è ciò che fa quotidianamente la nostra azienda.

La Servizi Speciali può bonificare la tua rete idrica dove si trova di tutto e di peggio, ma soprattutto c’è il vero problema: il biofilm.

La Servizi Speciali mette definitivamente in sicurezza la tua struttura, attenendosi alle Linee Guida per la prevenzione della legionellosi del

Laddove le disposizioni ministeriali non sono state osservate, negli ultimi cinque anni 8520 individui hanno contratto la legionellosi e di questi 820 hanno perso la vita*.

Ritienici pertanto a tua completa disposizione per saperne di più sulla problematica.
Non farti scrupolo di richiederci ogni informazione finalizzata a risolvere un problema che senza se e senza ma va risolto.

I nostri avanzatissimi sistemi e la nostra equipe di biologi specializzati eseguirà uno scrupoloso trattamento di bonifica dell’acqua del tuo hotel o b&b, con trattamenti chimici che contribuiranno a far dormire il batterio killer.

La bonifica delle reti idriche prima dell’apertura stagionale degli alberghi è fondamentale!

Bisogna garantire la sicurezza di bambini ed anziani che saranno tuoi ospiti, affinchè non rischino di contrarre la Legionellosi.

contattaci subito per ricevere direttamente in struttura il nostro materiale informativo cartaceo.

Tale materiale informativo consiste in un approfondito vademecum sulla Legionella, su tutti i sistemi per prevenirla e che garantiranno la sicurezza dei tuoi ospiti. Non solo! Migliorerà la reputazione del tuo hotel, incrementando il tuo fatturato.

Per riceverlo gratuitamente, ti basterà inviare la tua richiestra tramite modulo contatti.

Fallo subito! La prevenzione è la migliore arma che si possa adottare.

* Fonte: “Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia nel 2017”, Notiziario dell’ISS, Volume 31, Numero 9, Settembre 2018.

Tre turisti morti per legionella, indagati 8 imprenditori turistici

In Trentino, per grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie.

 

Il Nas dei Carabinieri di Trento ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica 8 persone titolari di tre strutture ricettive ritenute responsabili di omicidio colposo per la mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio legionellosi, obbligatorio dal 2015. 19 italiani, di cui 3 deceduti, la scorsa estate avevano soggiornato in 14 strutture ricettive diverse dell’Altopiano della Paganella e si sono ammalati di legionella.

Gli accertamenti – spiegano i Nas – hanno messo in luce una grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distribuzione interna e serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria, di molto inferiore a quanto raccomandato dalle relative Linee guida. I prelievi eseguiti nel corso dell’estate del 2018 hanno, di conseguenza, evidenziato la contaminazione della rete idrica dal batterio della Legionella in quasi tutte le strutture oggetto, in alcuni casi in misura particolarmente elevata. Non si è avuta evidenza di contaminazioni della rete idrica comunale.

In particolare, in una delle strutture dove ha soggiornato un turista deceduto, è stato constatato il malfunzionamento di una valvola dell’impianto dell’acqua calda, circostanza che ha favorito il proliferare del batterio. La stessa struttura è stata interessata da quattro casi di notifica di legionella di cui uno con il decesso della vittima; si è constatato che nella stessa stanza hanno soggiornato, in tempi diversi, due turisti contagiati. I turisti che si sono ammalati di legionella erano prevalentemente anziani. Le indagini, molto articolate, si sono svolte in collaborazione con il personale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.

 

10 in condotta al Comune di Gravina in Puglia

Con grande senso di responsabilità, l’intera amministrazione del Comune di Gravina in Puglia si è preoccupata di garantire nelle scuole comunali acqua priva di Legionella.

Tutti i bambini che frequentano i plessi scolastici di Gravina in Puglia potranno utilizzare con serenità l’acqua per lavarsi mani e viso.

Per loro, infatti, non sussiste il rischio di assumere nè la febbre di Pontiac nè la legionellosi.

Quelli riportati sono i principali quadri clinici associati al batterio Legionella. In particolar modo, la legionellosi – per i genitori che non lo sapessero – è una grave infezione polmonare – a volte letale: si assume inalando goccioline di acqua contaminata dal batterio.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le principali vittime della legionellosi sono proprio i bambini.

Anche altri soggetti sono considerati sensibili, come gli anziani o quanti presentano altre malattie concomitanti. Queste considerazioni emergono dai report statistici dello stesso istituto nel periodo 2002 – 2016.

Le mamme e i papà gravinesi possono star tranquilli perché nelle scuole di Gravina in Puglia non vi sono rischi associati alla Legionella.

E’ grazie alla sensibilità del Sindaco, all’attenzione della sua Giunta e all’intervento della Servizi Speciali srl se i loro figli sono “di serie A” rispetto a tanti loro coetanei “di serie B” che – in altri comuni – utilizzano acqua di dubbia qualità, correndo il quotidiano pericolo di essere attaccati dalla Legionella.

 

 

Legionella, la nuova compagna di classe

Care mamme,

le scuole hanno appena chiuso i battenti.

Sembra lontano il momento in cui la campanella tornerà a suonare e a scandire le attività dei vostri figli. In realtà manca davvero poco e dobbiamo correre a tutelare la loro salute: perché? C’è una nuova, indesiderata compagna di classe, la Legionella.

Le scuole non sono sicure poiché in molte di queste non si attuano le misure di prevenzione per la legionellosi. Questa patologia diventa più allarmante e colpisce chi impiega acqua contaminata dal batterio Legionella. Le principali vittime sono quanti presentano difese immunitarie basse, anziani e bambini.

Cosa potete fare?

Accertatevi che la salute dei vostri figli sia sempre salvaguardata, anche quando li ritenente protetti, tra i banchi di scuola.

Verificate se nella vostra scuola sia stata fatta adeguata prevenzione – come previsto dalle Linee Guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi del 7 maggio 2015 – e consentite ai piccoli di lavarsi senza correre il rischio di assumere alcuna malattia.

Noi della Servizi Speciali srl, proseguiremo nella nostra campagna di sensibilizzazione e voi, mamme, esigete scuole sicure per i vostri ragazzi.

Che giornata sfortunata…

Chissà a quanti sarà capitato di pensare “Che giornata sfortunata!”.

Lo avranno, di certo, anche pensato le oltre 6.000 vittime della Legionella registrate negli ultimi 5 anni.

Proprio così… una giornata sfortunata, che per alcuni di questi ha rappresentato l’incipit di una storia tristissima.

La cosa ancor più tragica è che nella gran parte dei casi il batterio ha colpito le sue vittime in strutture turistico-ricettive, a persone che credevano di meritare il giusto relax e il sano riposo che solo le vacanze possono assicurare.

Sfortunatamente per loro, la vacanza ha avuto un epilogo insolito, inatteso e ma soprattutto indesiderato.

A chi dare la colpa? Solo ed esclusivamente alla sfortuna? La sfortuna, in questi casi, c’entra ma fino ad un certo punto.

La mancata prevenzione nell’impianto idrico è la vera ragione dei molteplici soggiorni rovinati.

Molti gestori, attenti, conoscono il problema Legionella e decidono di affrontarlo seriamente: mettono in sicurezza l’incolumità di quanti si fanno in doccia o si lavano il viso una volta rientrati in camera.

Molti altri ignorano il problema: di conseguenza, non lo affrontano nel modo giusto, secondo le Linee Guida per il controllo e la prevenzione della Legionellosi.

Queste Linee Guida dedicano ampio spazio alle pratiche che obbligatoriamente i gestori di strutture come bed and breakfast, alberghi, campeggi, etc. devono adottare.

Non tutti i gestori sono, infatti, a conoscenza del Piano di Gestione del Rischio Legionellosi e della necessità di doverlo adottare perché gran parte degli episodi di contagio si sono verificati proprio in strutture turistico – ricettive

Quest’anno vorremmo dare un piccolo suggerimento: quando ricercate la struttura ideale per voi e la vostra famiglia dove trascorrere giorni di relax e spensieratezza – affinchè siano proprio così e senza brutte sorprese – accertatevi che l’hotel, il bed and breakfast o il campeggio che vi ospita sia a prova di… Legionella.

PER UNA STELLA IN PIU’…

Ogni impianto idrico ha una storia a sé.

Ognuno si configura in modo diverso, ognuno è fatto con materiale diverso, ognuno ha un numero di anni di vita diverso.

Una sola caratteristica accomuna tutti gli impianti idrici: il biofilm, più o meno sviluppato al suo interno ma ad ogni modo sempre presente.

Ed insieme ad esso, sempre presente è il rischio legionellosi.

 

Che si tratti di un b&b, un albergo, una villa, un campeggio il rischio c’è. E bisogna fronteggiarlo.

Per mettere in piedi un’attenta prevenzione al rischio legionellosi e garantire una stella in più – quella della sicurezza, si deve procedere obbligatoriamente alla valutazione del rischio, seguita poi dalla gestione e dalla comunicazione dello stesso.

Tanti sono i fattori che accentuano il rischio: fare una valutazione del rischio non significa, però, solo elencare i fattori ma stabilire le possibili interazioni che si innescano tra loro. Non è quindi cosa semplice, fattibile solo da chi possiede esperienza, capacità e professionalità, un’azienda competente – come prescritto dalle Linee Guida nazionali.

Alla valutazione segue la gestione – la messa in atto delle misure preventive – e la comunicazione del rischio, operazione questa quasi mai svolta.

 

Ad esempio… quanti avvisano i propri ospiti e propri dipendenti che nella struttura turistico-ricettiva si esegue la regolare e periodica manutenzione dell’impianto idrico?

Che fare quindi? Valutare, gestire e comunicare il rischio secondo le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi del 7 maggio 2015.

Acqua, una faccenda tutt’altro che trasparente

Da sempre artisti e poeti usano l’acqua come elemento evocativo nelle loro opere. L’acqua è, ad esempio, usata come metro di paragone per stabilire la purezza di una persona.

“Sei trasparente come l’acqua” è  tra i complimenti migliori che possiamo ricevere oggi giorno.

In effetti, trasparente, inodore ed incolore sono i canoni che persino i chimici attribuiscono all’acqua.

L’acqua è davvero fondamentale per la nostra sopravvivenza. Moltissimi momenti della nostra giornata sono scanditi dal suo utilizzo: lavarsi la faccia di primo mattino, lavarsi le mani prima di mettersi a tavola, cucinare, farsi la doccia prima di andare a letto.

L’acqua è così parte integrante della nostra quotidianità che difficilmente riusciremmo a pensare ad una giornata senza usarla.

La Legionella è un batterio ubiquitario, in grado di stare praticamente ovunque che merita l’appellativo di batterio idrico: dove c’è acqua c’è – probabilmente – anche lei.

Da dove arriva?

E’ un batterio la cui comparsa sulla Terra si perde nella notte dei tempi e molto probabilmente avrà accompagnato l’uomo nel percorso evolutivo, vivendo e proliferando nei laghi, nei fiumi, nei bacini e in tutti i serbatoi naturali dal quale – grazie ad una delle invenzioni più strabilianti della storia, gli acquedotti– l’uomo ha iniziato a trasportare acqua fino a dentro i propri ambienti.

Se la Legionella nel fiume o nel lago nelle sue bassissime concentrazioni non ci deve spaventare in alcun modo, dovremmo iniziare a preoccuparci se nel nostro impianto idrico – nei serbatoi e nelle condotte – il batterio trovasse propizie condizioni per replicarsi e fare così accrescere le proprie concentrazioni.

 

Ha il giusto nutrimento? Ha adeguato ossigeno? Vive ad una giusta temperatura?

Se si risponde in modo affermativo alle domande qui riportate, potremmo dire che siamo più che certi che il batterio possa proliferare in modo esponenziale fino a raggiunge il valore di 10.000 ufc/l, valore indicato dalle Linee Guida del 7.5.2015 per sancire una “contaminazione massiva” dell’impianto idrico.

Cosa fare allora per fare un’adeguata prevenzione?

La prima cosa da fare è controllare se c’è contaminazione delle acque: solo così si può stabilire la giusta strategia da mettere in atto.

Eseguire le analisi microbiologiche per la determinazione e la quantificazione del batterio Legionella è il primo passo da intraprendere per proteggersi e difendersi da questo pericolo che silente arriva nelle nostre case, nei nostri uffici, nelle nostre scuole e che – stando a quanto riportano le recenti statistiche – miete un numero sempre maggiore di vittime.

 

 

Tra i banchi di scuola un diritto negato

Da qualche giorno, le campanelle nelle scuole della nostra regione hanno ripreso a suonare e migliaia di alunni sono rientrati in aula.

Volti felici, sereni, pronti ad apprendere nuovo sapere. Ma sono davvero sicuri i nostri bambini quando vanno a scuola? C’è un’insidia che si nasconde tra i banchi di scuola, un’insidia non ancora conosciuta, evidenza questa spiegabile attraverso la scarsa informazione.

L’acqua – impiegata per uso igienico – utilizzata per lavarsi le mani o il viso, potrebbe essere contaminata dal batterio Legionella, un batterio pericoloso, capace di provocare un’importante patologia, la legionellosi.

La Servizi Speciali srl è una delle tante aziende che – da anni ormai – si occupa di prevenzione dal rischio Legionella. Poco prima che le maestre si siedano in cattedra, l’azienda si reca puntualmente dagli amministratori dei Comuni della Puglia per parlare con loro del problema Legionella, dei rischi per la salute dei più piccoli e delle misure preventive che possono essere attuate.

Davanti a tutto ciò, la risposta che ci viene data è quasi sempre la stessa. Ci si nasconde dietro la mancanza di fondi e si lasciano le cose così come sono, senza far nulla di concreto per i piccoli, i futuri cittadini.

Non bisogna fare però di tutt’erba un fascio e dire che ci sono alcuni Comuni che si mostrano attenti alla nostra iniziativa e sensibili alla problematica.

 

 

Bari, Rutigliano e Monopoli: amiamo definirli comuni virtuosi perché puntualmente, prima dell’inizio dell’anno scolastico, richiedono ad aziende specializzate servizi di bonifica degli impianti idrici. Sono virtuosi perché, pur non vivendo una situazione economicamente florida, riescono ugualmente a reperire fondi; riescono, quindi, a fare in modo che i piccoli godano di un diritto fondamentale, quello di trascorrere nella più ferma tranquillità le ore passate a scuola.

Oltre a questo, agli amministratori dei comuni virtuosi si riconosce una grande dote: la sensibilità e la straordinaria attenzione rivolta ai bambini e verso il problema.

Con la salute dei piccoli non si scherza mai.

A maggior ragione quando si sa che sono proprio i bambini le principali vittime preferenziali della Legionella; tra loro si registrano casi di legionellosi, una forma di polmonite determinata dal batterio – in alcuni casi letale.

Legionella: detenuto in coma nel cuneese

Ospedale San Lazzaro - Alba

Dal 31 dicembre un detenuto condannato all’ergastolo è in coma farmacologico perché colpito dalla legionella. Nel carcere di Alba questo non è il primo caso.

Ospedale San Lazzaro - Alba
Ospedale San Lazzaro – Alba

L’anno nuovo inizia subito con un grave caso di legionella: nel carcere di Alba, nel cuneese, un detenuto condannato all’ergastolo ha contratto il batterio ed è stato ricoverato urgentemente nell’ospedale “San Lazzaro”.

L’uomo, di cui non è stata pubblicata l’identità, è in coma farmacologico presso il nosocomio cittadino dallo scorso 31 dicembre e per ora non si hanno notizie sulla sua situazione. A darne notizia è stato il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe per voce del segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.

Nel carcere di Alba questo non sarebbe il primo caso, anzi. In precedenza un altro detenuto e anche un agente di polizia penitenziaria si sarebbero ammalati. A denunciarlo è sempre il sindacato: “Abbiamo più volte sollecitato l’Amministrazione penitenziaria a effettuare le giuste verifiche della struttura a salvaguardia del personale e della popolazione detenuta. Non abbiamo mai ottenuto delle risposte concrete”.

Questo caso riporta ovviamente a galla il problema, annoso e mai risolto, del degrado delle carceri italiane. “La situazione nelle carceri resta allarmante: altro che emergenza superata!”, denuncia il Segretario Generale del Sappe Donato Capece. Secondo recenti studi, infatti, è stato accertato che due detenuti su tre sono malati di almeno una patologia. Tra le malattie più frequenti, proprio quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%).