Farsi la doccia fuori casa potrebbe rappresentare una violazione della salute di tutti. Ancor di più per bambini, anziani, asmatici, cardiopatici e soggetti momentaneamente debilitati.
Il rischio è di lavarsi con acqua contaminata dal batterio Legionella, responsabile della legionellosi. Nell’ultimo quinquennio – in Italia – è stata assunta da circa 6.000 individui. Il dato più raccapricciante è che circa il 15% di quelli che l’hanno assunta hanno perso la vita.
Alberghi, bed and breakfast, agriturismi sono considerate strutture ad alto rischio legionellosi.
Per questa regione, la Giunta della Regione Puglia il 6 maggio 2015 varava il documento riportante gli indirizzi operativi per la prevenzione e il controllo della legionellosi nelle strutture turistico‐ricettive e ad uso collettivo, delineando così le misure di sicurezza da adottare per azzerare il rischio.
Sulla scia di questa delibera, il ministero della Sanità nazionale ha emesso il 7 maggio 2015 ulteriori disposizioni in materia, estese questa volta a tutto il territorio regionale.
La gravità della legionellosi e la frequenza, sempre più alta con cui colpisce (fonte: report Istituto Superiore di Sanità, dal 2002 al 2016), suggeriscono a quanti sono in procinto di programmare le vacanze estive di soggiornare in strutture turistico-ricettive responsabili, che non mettono a repentaglio l’incolumità degli ospiti (in particolare, quella dei soggetti più fragili).
La legge c’è, è attiva, ma quanti non la osservano?
Sono ancora pochi – purtroppo – quelli che rispettano i piani di prevenzione, convinti – e non a torto – del pericolo Legionella e delle sue devastanti conseguenze.
La totale mancanza di controlli incoraggia quanti continuano a non fare prevenzione e a non tutelare i propri ospiti: sarebbe meglio se…
in queste strutture, gestite da “disattenti”, fosse esposto il divieto di doccia.
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