Chiunque svolga qualunque tipo di attività in luoghi climatizzati, per prudenza, farebbe bene ad indossare la mascherina per sempre.
Potrebbe accadere che l’aria che respira venga emessa da un impianto aeraulico ridotto in tale stato di degrado igienico-sanitario, che comprometterebbe seriamente, a volte irrimediabilmente, l’integrità fisica degli individui.
La scienza è ormai concorde nel sostenere che le polveri sottili presenti negli impianti aeraulici amplificano il rischio Covid nell’ambiente indoor ed è questa la ragione dell’obbligo di indossare la mascherina.
Tuttavia, a prescindere dal Covid, la mascherina va usata sempre, perché ininterrottamente gli impianti che versano in critiche situazioni igienico-sanitarie, emettono nell’ambiente un’esplosiva miscela di veleni.
Si tratta di polveri sottili, virus e batteri, che feriscono il sistema immunitario e lo mandano in tilt, determinando una serie di danni alla salute, che si aggravano con il trascorrere degli anni.
Ne citiamo solo alcuni: disturbi annessi al sistema respiratorio, emicranie, bronchite cronica, rinite, allergie, tosse, disagio neuromuscolare, affezioni broncopolmonari, malattie esantematiche e neoplasie polmonari.
Tuttavia, una domanda sorge spontanea: come si fa a sapere che tipo di aria si respira nei luoghi di lavoro, di cura, di studio, di spesa, di svago?
C’è un campanello di allarme che avverte del pericolo; sono i disturbi come emicranie, tosse, allergie, pruriti, congiuntiviti, spossatezza, che cessano dopo l’allontanamento della fonte inquinante, che è l’impianto contaminato che rende tossica l’aria.
E’ crescente l’interesse al rispetto dell’ambiente e l’impegno a migliorare la qualità di vita degli individui. Questo ci fa credere che non tarderà il giorno in cui non si indosserà più la mascherina, perché gli impianti saranno tutti così e a tutti sarà stato riconosciuto, in particolare ai lavoratori, il diritto a respirare aria pura.
La Servizi Speciali produce aria pulita.
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