[vc_row][vc_column][vc_column_text]
A seguito della pandemia da Covid-19 è venuto fuori, sia pur indirettamente, il tema delle condotte aerauliche e loro pulizia. La nota virologa Ilaria Capua, prendendo spunto dal fatto che la città maggiormente colpita in Italia, è stata Bergamo, ha messo in relazione questa ipotesi alla vetustà ed alla scarsa igiene delle condotte di aria degli ospedali. Abbiamo chiesto conferma ad altro autorevolissimo virologo, candidato al Nobel, il Professor Giulio Tarro che ha risposto alle nostre domande.
Professor Tarro, è verosimile che il Covid-19 abbia avuto maggior impatto per le condotte di aria vecchie e non pulite di alcuni ospedali ed ambienti confinati?
“L’ipotesi è da prendere in seria considerazione e ritengo che sia accettabile. Le statistiche dalle quali partiamo sembrano indicarlo. A mio avviso è assolutamente necessario, Covid-19 a parte, che le condotte di ambienti quali cliniche, ospedali pubblici e privati, case di riposo, alberghi, uffici, siano tenute nella massima igiene per evitare quello che tristemente vediamo adesso. Nell’aria di questi spazi non respiriamo solo il Covid-19, ma anche batteri come stafilococchi e clamidie o miceti ed anche legionella. Pertanto, è assolutamente utile tenerli nelle condizioni igieniche maggiormente adeguate. Le aggiungo che in Italia circa 50.000 soggetti, vado in ribasso e non in rialzo, si ammalano per patologie da spazi confinati e questo incide maggiormente sugli immunodepressi”.
Ritiene insidiosa la legionella?
“Diciamo che non va presa sotto gamba, anzi se sottovalutata diventa pericolosa E’ bene anche qui sanificare gli impianti di condizionamento prima dell’inizio della stagione estiva, ma anche docce, cisterne dei condomini, condotte di acqua. E’ una buona e virtuosa pratica che devono seguire condomini, alberghi, case di cura, scuole, asili, palestre, centri benessere, uffici. La ritengo importante”.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Comments are closed for this article!