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Ci chiediamo, quale sarebbe la reazione di chi sapesse che l’aria che respira nei luoghi di lavoro, emessa da canali aeraulici in questo stato, è la causa del peggioramento della sua salute?
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Si pensa a tutto, ma mai di trascorrere parte delle proprie giornate in un luogo dove la scadente qualità dell’aria respirata, determina la “Sindrome dell’Edificio Malato”, che, a sua volta, ammala.
Ci chiediamo anche, come si comporterebbe il responsabile di una struttura, ove sono in attività impianti aeraulici, e sospettasse che potrebbero versare in condizioni di degrado igienico-sanitario?
Senza dubbio correrebbe ai ripari, ma purtroppo spesso il rischio, pur grave viene sottovalutato o addirittura ignorato. A pagarne il conto salato, è la qualità di vita di quanti, senza saperlo, respirano aria chimicamente e microbiologicamente contaminata, emessa da impianti aeraulici che versassero in condizioni critiche.
Tuttavia, sono diversi gli impianti aeraulici il cui stato igienico-sanitario è buono e, di conseguenza, è di ottima qualità l’aria respirata. Sono decisamente fortunati i lavoratori che operano in ambienti non affetti dalla sindrome dell’edificio malato, rispetto ai tanti che con la patologia devono conviverci.
Comunque è crescente l’incremento della sensibilità al problema.
Noi della Servizi Speciali ne siamo testimoni. Soltanto negli ultimi 6 mesi abbiamo bonificato oltre 30.000 metri di condotte aerauliche riportandole in questo stato.
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