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Il rischio infettivo nei mezzi di trasporto

Autobus e treni rappresentano i mezzi di trasporto più esposti a rischio di contaminazione batterica, rivelandosi un potenziale veicolo di infezione. Occorrono interventi programmati e mirati.

Servizi Speciali_slide-41 La mole di viaggiatori che ogni giorno utilizza i mezzi di trasporto nelle nostre città, rende sempre più difficile la gestione del rischio igienico-sanitario all’interno soprattutto di autobus e treni ma non solo. Il problema della contaminazione dei mezzi di trasporto, più volte portato alla ribalta dagli organi di stampa, rappresenta un’autentica minaccia per decine di migliaia di persone esposte a colonie di batteri di ogni tipo. Le società di trasporto, evidentemente poco consapevoli dei rischi derivanti da una inesistente o scorretta igienizzazione dei mezzi, ignorano la presenza di aziende specializzate in grado di offrire un servizio che non si limiti alla mera pulizia, ma garantisca quello standard di salubrità sulla base di parametri scientifici e con l’assistenza di microbiologi e igienisti.

Bisogna agire quindi con interventi mirati: bonifica ambientale, previa analisi preliminare dei ceppi batteriologici presenti negli ambienti, con successiva certificazione del buon esito dell’intervento attraverso il rilascio di apposite vetrofanie che certifichino l’esito della sanificazione. Ulteriori interventi e analisi – avvalorati da risultati di laboratori accreditati – vanno eseguite anche per la prevenzione dalla Legionella.

Un’approssimativa sanificazione delle superfici delle carrozze e degli autobus provoca la proliferazione di: Stafilococchi aureus, Streptococchi fecali, Enterobatteri, Aspergillus spp., Pediculus capitis, allergeni indoor della polvere (acari e zecche, muffe, blatte). Effetti sulla salute: infezioni batteriche (scarlattina, otiti, faringiti), infezioni virali (varicella, morbillo, rosolia, parotite, influenza, mononucleosi, raffreddore), allergie, scabbia, elmintiasi, dermatosi, pediculosi. Impianti di condizionamento ed impianti idrici in cattivo stato di manutenzione potrebbero generare: muffe, funghi e batteri (responsabili di malattie allergiche quali l’alveolite allergica estrinseca e l’asma bronchiale). Legionella, responsabile della cosiddetta “Sindrome del Legionario” o Legionellosi (l’infezione può rimanere asintomatica o presentarsi con una forma simil-influenzale “Febbre di Pontiac”. Nei casi più gravi può provocare una grave polmonite a mortalità elevata).

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